Porte tagliafuoco scorrevoli e battenti
Quando si prende in considerazione l’installazione e l’acquisto di una porta tagliafuoco bisognerebbe rendersi conto che ne esistono di due tipologie:
- Porte tagliafuoco scorrevoli: rappresenta la soluzione preferita per l’installazione in strutture o edifici industriali estesi e capienti. Il materiale utilizzato per la sua produzione possiede un’alta resistenza alle fiamme e al calore e tutta la struttura della porta viene prodotta tramite materiale ignifugo.
- Porte tagliafuoco a battente: possono essere composte con un solo battente oppure con due battenti. Anche in questo caso l’intera struttura è prodotta con materiale ignifugo, con un’ampia resistenza alle alte temperature. Le guarnizioni in lana di vetro poste al di sotto della porta si espandono con l’avvicendarsi del calore, offrendo un aggiuntivo livello di protezione.
Esistono altri sistemi per poter classificare le porte antincendio ed è offerto dalla loro capacità di resistere alle fiamme nel tempo, espressa in minuti. Quelle più diffuse sono le porte tagliafuoco Rei 60 e le porte tagliafuoco Rei 120: la prima è in grado di resistere al fuoco per un’ora, invece la seconda per due ore.
Quando è obbligatoria una porta tagliafuoco?
In Italia, come in tutta Europa, vi è l’obbligo di installare porte tagliafuoco. Infatti, il Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2007 enuncia quali siano i casi e i luoghi in cui tali porte devono essere installate obbligatoriamente. Tra di esse, per esempio, vi sono gli alberghi, gli ospedali e le scuole, ma anche le autorimesse comuni o di abitazioni singole. Inoltre, come abbiamo già detto, esse sono siglate con l’acronimo REI più un numero, dal 30 a salire, per la loro facoltà nel tempo di resistere al fuoco. L’acronimo REI, infatti, può essere apposto su sistemi e presidi antincendio che abbiano come requisiti la resistenza, l’emissione e l’isolamento.