Impianti sprinkler antincendio

Cos’è un impianto sprinkler?

Gli impianti sprinkler sono sistemi automatici a pioggia per l’estinzione degli incendi e sono tra i dispositivi antincendio maggiormente utilizzati. Inoltre, il loro fine ultimo è quello di rilevare la presenza di un incendio e di arginarlo affinché possa essere domato completamente anche con altri mezzi. Infatti, questa tipologia di impianti automatici antincendio si trovano, solitamente, in strutture industriali, negli stabilimenti della logistica, in centri commerciali, negli uffici e negozi di medie e grandi dimensioni.

Un sistema antincendio sprinkler è costituito da un approvvigionamento idrico e da una rete di tubazioni che si diramano per tutte le aree interessate dal rischio. I tubi di solito sono posizionati a livello del soffitto o della copertura, ai quali sono collegati degli ugelli sprinkler antincendio chiusi da un bulbo termosensibile. In caso d’incendio, quindi, il calore e la relativa temperatura (dai 57 ai 141°C) sviluppatesi provocano la rottura dell’elemento termosensibile. Poi avviene l’apertura degli erogatori, permettendo la fuoriuscita dell’acqua che potrà, in maniera più o meno tempestiva, di circoscrivere o spegnere l’incendio con minimi danni.

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Le diverse tipologie di impianto antincendio sprinkler

Esistono sul mercato quattro tipologie differenti di impianti antincendio sprinkler e si diversificano tra di loro per le diverse modalità di impiego durante un incendio. Gli elenchiamo ed essi sono:

  • impianti sprinkler a umido: sono tra i più comuni e sono denominati “a umido” perché i tubi sono riempiti con acqua in pressione. Il calore sviluppato da un incendio provoca l’apertura degli erogatori posti direttamente sopra l’area interessata dal rischio e successivamente la tempestiva fuoriuscita dell’acqua che uscirà fino alla chiusura della valvola di controllo.
  • impianti sprinkler a secco: in questo impianto l’aria a pressione anticipa la fuoriuscita dell’acqua. In questi sistemi antincendio sprinkler, infatti, la fuoriuscita dell’acqua viene ritardata di circa un minuto, attraverso la differenza di pressione generata dall’apertura degli sprinkler. Questo particolare sistema viene adoperato in ambienti dove le temperature sono molto basse, con un rischio prominente di congelamento dell’acqua contenuta nelle tubazioni.
  • impianti sprinkler a diluvio: in questo sistema l’erogatore sprinkler è privo di tappo ed elemento termosensibile. Questo perché la valvola a diluvio è sottoposta a un sistema di rilevazione di incendi separato. L’acqua fuoriesce contemporaneamente da tutti gli erogatori e si deposita al di sopra della valvola. Questa tipo di impianto è realizzato per tutti quelle strutture in cui vi è il rischio che si producano incendi di grosse dimensioni, richiedenti una ingente quantità d’acqua per essere domati.
  • sistemi antincendio sprinkler a preazione: sono utilizzati per la protezione di locali o aree, per esempio librerie, biblioteche o musei, dove una fuoriuscita accidentale di acqua, causata dalla rottura casuale di un erogatore o di una tubazione del sistema, potrebbe arrecare gravi danni ai beni ivi presenti. Tutto il sistema funziona solo a doppio consenso poiché, per la sua attivazione, si devono verificare due circostanze sequenziali: intervento dell’impianto di rilevamento incendi e apertura degli erogatori.
Impianti sprinkler - Valvola

La normativa per gli impianti sprinkler: la norma UNI EN 12845

La UNI EN 12845 porta con sè varie novità nel panorama tecnico degli impianti sprinkler. Infatti, introduce una normativa più funzionale e precisa per la progettazione, installazione e manutenzione impianti sprinkler. La norma conferma nella sostanza ciò che era presente nella 9489/9490, pur introducendo alcune novità soprattutto in materia di alimentazioni idriche e di gruppi di pompaggio. Si registrano alcune novità a livello di progettazione impianti sprinkler, per di più a livello di classificazione delle aree e dei depositi, adesso un po’ più dettagliata e attuale rispetto alla precedente normativa.